Kamala Harris, il power dressing del nuovo vicepresidente USA

Kamala Harris

Sono il primo vicepresidente donna, ma non sarò l’ultimo” così Kamala Harris ha cominciato il suo primo discorso come vicepresidente degli Stati Uniti. Lei è la prima donna a raggiungere questo traguardo, dando nuova speranza a tutte le bambine che – da oggi – possono ambire concretamente a questo ruolo. Lacrime di gioia, ma anche emozione e fermezza sono gli ingredienti che hanno contraddistinto la sua campagna elettorale durante la quale ha affiancato Joe Biden nella corsa verso la Casa Bianca.

Ma quale è lo stile di questa donna che è già mito? Scopriamo il power dressing di Kamala Harris.

Chi è Kamala Harris

Classe 1964, Kamala nasce da madre indo-americana immigrata e da un padre di origine giamaicana che la rendono tecnicamente “birazziale”, ma a lei piace definirsi semplicemente “american”. Questo mix nel suo DNA la rendono da subito una bambina molto intraprendente e determinata: dopo aver completato gli studi lavora come viceprocuratrice distrettuale della Contea di Alameda dal 1190 al 998 e – successivamente, nel 2003 – ricopre il medesimo ruolo a San Francisco. La sua escalation continua nel 2010 quando viene eletta procuratrice generale della California e successivamente rieletta nel 2014 per lo stesso incarico.

Dal 2017 è senatore USA, grazie a questa carica ha potuto portare avanti tantissime riforme tra cui quella del sistema penale americano, portando avanti posizioni ben precise su temi anche particolarmente delicati come la pena di morte.

Arriviamo a quest’anno, quando – in occasione delle elezioni presidenziali – Kamala Harris è diventata “a furor di popolo” il vicepresidente degli USA. La sua candidatura accanto al democratico Joe Biden ha dato forza alla corsa per la Casa Bianca. “Sarei onorata di correre con lui” ha affermato la donna, accogliendo con gioia l’incarico e l’onore di affiancare Biden alle presidenziali.

Lo stile di Kamala Harris

Kamala Harris è la donna dei primati: non solo per la prima donna a ricoprire la carica di vicepresidente degli Stati Uniti, ma è anche la prima donna asioamericana a farlo. Ma non è tutto: è anche la prima donna ad aver trascorso la maggior parte della campagna elettorale con le sneakers delle quali è innamorata dall’adolescenza.

Siamo ben lontani da qualsiasi altro prototipo di bellezza femminile proposto in America: basti pensare al look di Hilary Clinton (che ricalca in maniera fedele quello di Angela Merkel) o quello della ex first lady Michelle Obama, per non parlare di quello classico della neo uscente Melania Trump.

Le prime Converse All Star alla Casa Bianca

Kamala Harris è la portavoce di un nuovo stile che rispecchia in maniera più autentica il proprio modo di essere. Il vicepresidente non ha, per altro, scelto delle scarpe da ginnastica qualunque, ma delle Converse All Star, un modello in voga tra le giovanissime che non possono permettersi costosi capi d’abbigliamento. Insomma, un accessorio che tutte si possono permettere, ma che – da oggi – entrano nell’albo degli strumenti per esprimere leadership.

Kamala Harris

Le sneaker di Kamala sono anche un potente strumento di propaganda: ad ottobre di quest’anno, durante un raduno in Florida, la donna ha sfoggiato un paio di All star bianche alte da ragazzina decorate e parlanti: stop hate, black Joy e Love 2020 sono gli slogan proposti per un’America più unita e che era stata recentemente sconvolta dalle proteste “Black Lives Matters”. 

Il risultato? Non solo Kamala ha espresso al massimo il suo modo di essere, esprimendo la propria interiorità, il proprio vissuto e le proprie ambizioni ma è diventata il simbolo di chi non rinnega il proprio passato. E oggi le All Star sono diventate il simbolo di un’America che ha voglia di cambiare e le sostenitrici del vicepresidente americano, al momento della vittoria, si sono riversate in strada ballando con le scarpe indossate dalla donna. Un messaggio democratico, trasmesso attraverso il più democratico degli strumenti: le scarpe.

Non solo sneaker: le perle del potere di Kamala

Kamala Harris

Le sneaker però non sono sinonimo di abbigliamento super sportivo: Kamala non desiste dagli abbinamenti arditi. Accanto alle sue amate Converse All Star indossa le “perle del potere” che trasmettono sicurezza e rassicurano anche alla prima occhiata il suo partito democratico che la ha così sostenuta durante la campagna. Per altro orecchini e collana di perle, da sempre, sono sinonimo di potere, stile ed eleganza e contribuiscono alla creazione di un’immagine seria, equilibrata, pulita ed organizzata.

L’archetipo al quale Kamala attinge quando decide di indossare questo accessorio sono tantissimi e non solo americani: non a caso questo simbolo non era stato scelto da Hilary Clinton, ma viene associato ad un’idea di purezza legato alla monarchia inglese. Non casualmente sono uno degli elementi che raramente mancano nell’abbigliamento della regina Elisabetta.

 

Il look sulla vittoria della “combattente coraggiosa”

Kamala Harris

 

Rimanendo sul tema del candore, Kamala Harris ha giocato bene le sue carte con il look della festa del 7 novembre quando è diventata – ufficialmente – la prima donna di colore e di origine indo giamaicana nella storia degli Stati Uniti d’America. Anche se durante tutta la campagna elettorale aveva preferito colori scuri, per il primo discorso alla nazione ha preferito un tailleur di Carolina Herrera total white e camicetta in seta con il fiocco. Per questa occasione ha abbandonato le sneaker, indossando un tacco comfort.

La scelta del colore non è ovviamente casuale: il bianco è il colore della purezza e gli elettori americani lo sanno bene. Infatti non solo Hillary Clinton aveva indossato un tailleur di questo colore nelle fasi cruciali delle scorse presidenziali, ma soprattutto – durante il mese di febbraio, all’alba della pandemia globale – tutte le donne del Senato americano si erano vestite di bianco per celebrare i 100 anni del voto alle donne negli USA. Il bianco, in questo contesto, non è quindi solo sinonimo di purezza, ma anche di emancipazione e di lotta.

Non si può sbagliare ad essere se stesse

Kamala Harris è destinata a fare la storia dell’America e, come ha sottolineato nel suo discorso, è il simbolo al quale molte bambine potranno ispirarsi per poter portare avanti i propri obiettivi. Ma oltre all’aspetto ideologico legato alla politica americana, il vicepresidente è anche il portavoce di un messaggio molto importante: Non si può sbagliare ad essere se stesse ha dichiarato.

Ed è proprio questo lo slogan più importante dal quale dobbiamo trarre ispirazione: essere fedeli a se stesse, alle proprie aspirazioni, alle proprie ambizioni e al proprio modo d’essere consente di affrontare le sfide in maniera più serena e determinata. Non bisogna lasciarsi influenzare dagli stereotipi, dalle mode e dai trend: Kamala ci insegna che essere coerenti con se stesse e con le proprie passioni è tutto quello di cui abbiamo bisogno per poter raggiungere i nostri obiettivi.

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