Donne italiane al potere: stile a confronto tra Giorgia Meloni e Elly Schlein

Nel giro di meno di un anno l’Italia ha compiuto una piccola rivoluzione, trovandosi due donne al potere – una all’opposizione dell’altra: Giorgia Meloni, primo ministro, e Elly Schlein, segretario del partito democratico. Questi due personaggi hanno saputo creare consensi intorno a sé, grazie a strategie di comunicazione e “di contenuto” che polarizzassero l’attenzione degli italiani: lo hanno fatto in modo diverso, opposto quasi, non solo per quanto riguarda la visione su temi caldi, ma anche con strategie di power dressing agli antipodi. 

Giorgia Meloni, il power dressing da Mater Patriae

Con la campagna elettorale che ha visto l’elezione di Giorgia Meloni al ruolo di Primo Ministro anche in Italia si è cominciata ad apprezzare la forza del power dressing e la capacità di veicolare un messaggio non verbale attraverso l’abbigliamento. La strategia comunicativa del team di Giorgia Meloni è però cambiata molto – giustamente – negli ultimi anni, tanto che si potrebbe distinguere un pre elezioni e uno post. 

 

In passato, infatti, Giorgia Meloni aveva mostrato una predilezione per completi colorati e aveva incarnato, sotto diversi punti di vista, lo stile di una tipica donna in carriera della sua fazione politica, fortemente conservatrice. Non aveva disdegnato infatti classici tailleur con décolleté dallo stile sobrio e classico. 

Con la campagna elettorale il suo stile è stato in parte modificato, coerentemente con il messaggio elettorale portato avanti. Come ricorda un noto remix e tormentone “Sono Giorgia Meloni e sono una madre…” ed in effetti le scelte estetiche si adattano a quello di una “mater patriae” a tutti gli effetti. Non si tratta di una scelta casuale, del resto, se si pensa che in precedenza aveva ricoperto il ruolo di Ministro della Gioventù nel governo Berlusconi. la famiglia è un valore importante per Giorgia Meloni, tanto che uno degli slogan durante la campagna elettorale era proprio “Sono pronta a guidare l’Italia come si cresce un figlio”. 

Il suo look, da eletta, è proprio quello di una Mamma, elegante e rassicurante per l’elettorato che le ha dato fiducia. Giorgia Meloni come Primo Ministro ha preferito un abbigliamento casual, fatto di pantaloni e casacche larghe, dai colori pastello (oltre al classico blu navy e nero). 

È opportuno fare una riflessione rispetto ai tailleur, un capo molto usato dal Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati – che Giorgia Meloni indossa, in modelli più moderni e sempre con un tocco personale.  e niente borse di lusso – come quelle preferite dalla collega di partito Daniela Santanché. 

Insomma, il nuovo stile di Giorgia Meloni passa per i pantaloni dalle linee morbide, le sneaker, le casacche morbide; inoltre, nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad una virata verso i colori più accesi e chiari, anche nel feed Instagram, sempre più rassicurante: colori blu; immagini più pulite; volti più sorridenti e contrasti più morbidi.  

Gli accessori: dalle sneaker all’orologio

Se è vero che in occasione del giuramento all’Altare della Patria Giorgia Meloni ha indossato delle scarpe con il tacco nere – sapientemente abbinate ad un tailleur-pantalone firmato Giorgio Armani, emblema del Made in Italy e della moda maschile – per l’insediamento del Consiglio dei ministri ha preferito un modello di stringate maschili

Allo stesso modo, ha dimostrato più volte di preferire delle comode sneaker: si tratta di un caso? Assolutamente no. Questa scelta infatti strizza l’occhio alle scarpe da ginnastica di Kamala Harris che ha fatto di questo capo d’abbigliamento un elemento di distinzione rispetto alla fazione avversaria. Analogamente, le scarpe da ginnastica sono anche un accessorio che rientra perfettamente nello stile di una Madre, che ha bisogno di comodità per potersi occupare al meglio del proprio figlio, in questo caso l’Italia. 

 

Un altro elemento da considerare con attenzione è la sostanziale assenza di gioielli al polso, ad eccezion fatta dell’orologio: su questo tema Giorgia Meloni ha deciso più volte di indossare un tecnologico apple watch, dispositivo inseparabile del Premier dimissionario Mario Draghi e utilizzato anche dal celebre esponente di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

 

Il long Bob, il taglio che fa tendenza

Il Long Bob di Giorgia Meloni è stato realizzato in maniera scaramantica come vuole la tradizione, durante il silenzio elettorale da Antonio Pruno è diventato un trend. La genesi del taglio capelli più desiderato ha quindi una doppia natura: scaramantica e simbolica.

 

Si tratta di un long bob essenziale, con i ciuffi ai lati del viso leggermente più lunghi e la combinazione tra taglio e colore dà un risultato schietto. Come ha affermato lo stylist di Giorgia Meloni “Per la prima volta non è un’attrice o un influencer da imitare ma un premier donna. Questo hair look la rappresenta: è glamour ma anche deciso e immediato. Proprio come Giorgia Meloni” a spiegazione della genesi di quello che è un trend a tutti gli effetti. 

 

Elly Schlein e le nuove scelte estetiche 

Se da una parte Giorgia Meloni ha deciso di incarnare, anche attraverso lo stile, il ruolo di Mater Patriae, Elly Schlein ha dimostrato, da subito, di volersi fare portavoce di un nuovo paradigma di donna al potere

 

Infatti durante tutta la campagna elettorale che l’ha vista diventare Segretario del Partito Democratico, la Schlein si è dimostrata – in apparenza – poco attenta allo stile, prediligendo scelte casual. Poca cura, quindi, verso l’aspetto esteriore a favore invece di un focus sul contenuto della propria propaganda. 

In questo senso è coerente la scelta di presentarsi con pochissimo trucco o la totale assenza di mascara e rossetto: Elly si mostra così com’è, senza artifizi. Del resto questa scelta è anche insita in una parte della sua identità di genere: come ha affermato durante la trasmissione televisiva “L’Assedio” di Daria Bignardi nel 2020 “Sto con una ragazza e sono felice”, nella direzione di una comunicazione autentica e diretta. 

 

Gli ideali e progressisiti (“Sto con chi aspetta di ricostruire una casa progressista, ecologista e femminista che abbia una visione chiara del futuro, che dica parole coraggiose e che faccia capire alle persone cosa vogliamo fare sull’emergenza climatica e sociale. Le persone si stanno mobilitando fuori della politica” ha affermato) sono presenti anche nel suo power dressing, fatto di magliette girocollo e giacche oversize che si muovono nella direzione di uno stile non particolarmente studiato. 

 

Per quanto riguarda il rapporto con i suoi modelli, ossia le donne della sinistra italiana, si può affermare che Elly ha preso ampiamente ispirazione all’estetica cara alla sua fazione politica, fatta di capi poco istituzionali e scelte dalle linee essenziali. Rispetto a Emma Bonino – una delle poche donne di sinistra che hanno dimostrato uno studio specifico del power dressing – bisogna però sottolineare un discostamento in quanto la Bonino ha sempre prediletto uno stile più formale e curato, basti pensare alla cura nell’accostamento dei foulard intorno al capo. 

 

Le scelte di Elly Schlein che diverge dalla moda standard e da quelle di tante colleghe sono forse l’inizio di una tradizione estetica, fatta di una personale rielaborazione delle mode e della figura femminile al potere. Il segretario del Partito Democratico sta dimostrando di saper creare una nuova semantica del power dressing, rielaborando i classici modelli con i nuovi modelli espressivi tipici della contemporaneità: in particolare il bersaglio polemico è nei confronti di tanta comunicazione italiana che, almeno fino ad oggi, ha accettato l’estetica delle donne al potere solo quando sapevano rispettare alcuni “canoni”. 

 

La mia visione sul power dressing di Giorgia e Elly, diverse ma accomunate da un solo obiettivo

Come abbiamo visto Giorgia Meloni e Elly Schlein, sebbene in modo diverso, stanno declinando il concetto di power dressing in modo diverso: da una parte il Primo Ministro, senza dovere e poter rinnegare tanta tradizione maschile che ha alle spalle e guardando con fiducia al modello tedesco, sta scrivendo la prima pagina dello stile delle donne al potere in Italia. L’alfabeto del power dressing di Giorgia Meloni è fatto di elementi della tradizione rassicurante – vedi tailleur pantalone colore blu scuro – e personalizzazione dal sapore americano con la scelta di scarpe basse che la rendono a tutti gli effetti una “mamma per il paese”. 

 

Dall’altra Elly Schlein si pone come giovane donna ecologista di sinistra che fa della diversità, anche estetica, una bandiera di inclusività. Niente tailleur o scarpe con il tacco, ma giacche oversize e colori non sgargianti a sottolineare una tavolozza semantica nuova e che apre la strada ad un nuovo storytelling di genere. 

 

Al di là delle diversità estetiche (che, ricordiamolo, sono funzionali a rimarcare quanto le loro posizioni politiche siano agli antipodi) entrambe stanno compiendo un grande passo verso un cambiamento dei parametri e dei modelli ai quali chi, dopo di loro, guarderà. L’obiettivo comune di creare nuovi modelli di power dressing è comune e sta viaggiando a una velocità elevata, dimostrando che anche l’Italia ha la stoffa per poter dimostrare la giusta sensibilità verso questi argomenti. 

 

Mi chiamo Isabella Ratti e sono un Business Image Expert 

Mi chiamo Isabella Ratti e sono una Business Image Expert. Da anni studio e analizzo le strategie di comunicazione online e offline, con una particolare attenzione al ruolo del power dressing tanto nei personaggi politici italiani, quanto internazionali.  Se sei alla ricerca di un professionista specializzato nelle strategie di personal branding, non esitare a contattarmi: sarà felice di poter fissare una prima chiacchierata interlocutoria con te.

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