Il carisma inconfondibile di Silvio Berlusconi: analisi del suo stile di comunicazione non verbale

A poche ore dai funerali di stato per la morte di Silvio Berlusconi è arrivato il momento di tracciare un piccolo bilancio di quello che è stato questo personaggio, non solo o tanto come imprenditore o uomo politico, ma soprattutto come comunicatore non verbale e icona di stile. 

Il cavaliere non ha saputo solo costruire un impero economico intorno alla propria figura e alla sua personalità carismatica, ma ha saputo cambiare il proprio stile e power dressing pur rimanendo fortemente riconoscibile

Il blazer doppio petto

L’elemento che più di altri ha saputo rendere riconoscibile e apprezzabile la figura di Silvio Berlusconi è la giacca doppiopetto. La scelta non è mai stata casuale, dal momento che egli, per primo, ha costruito la sua figura intorno al voler dissimulare quello che era per lui un grande cruccio, la statura contenuta

A differenza di quanto si può pensare, Silvio non ha trasformato quello che poteva essere un difetto in un punto di forza, ma lo ha armonizzato creando una figura convincente e carismatica intorno ad esso. 

 

La giacca doppiopetto si contraddistingue per le linee che slanciano la figura e proprio per questo richiamano lo stile che è stato portato avanti da tanti imprenditori durante gli anni del boom economico. Con il passare del tempo e il susseguirsi delle mode, poi, le spalline sono diventate sempre meno imponenti, lasciando spazio ad un look essenziale e pulito. Agli inizi degli anni ‘80, le spalline imbottite hanno contribuito a creare un’immagine più imponente e autorevole del Cavaliere, mentre con l’avvicinarsi del nuovo millennio, Silvio Berlusconi ha dismesso le spalle imponenti a favore di un look minimal. 

La sua divisa, il gessato e la cravatta 

Un secondo elemento imprescindibile del power dressing di Silvio Berlusconi era il gessato. Questa scelta contribuisce ad allungare e affinare la figura. 

I colori del gessato venivano abbinati con sapienza alla cravatta, principalmente firmata Marinella, preferibilmente a pois. La tonalità della cravatta non era mai casuale: bisogna ricordare che un elemento blu non poteva mancare nei look di Silvio Berlusconi perché costituiva un elemento di appartenenza politica alla sua fazione politica. 

Il blu infatti non solo è un colore che contraddistingue una fazione politica, ma ha anche un significato non verbale che rimanda all’affidabilità, un messaggio molto importante che i politici vogliono mandare ai propri elettori. 

Basti pensare che poi è stata proprio una tonalità di azzurro ad essere stata scelta per il logo del suo partito politico, Fratelli d’Italia. 

Il panciotto e il look anni ‘80

Il power dressing degli anni ‘80 ha consacrato Silvio Berlusconi a uomo politico del panorama italiano. Oltre al doppio petto blu con spalline strutturate, in questo periodo si assiste anche all’inserimento del panciotto in materiali sempre più strutturati e rigidi che hanno contribuito a creare una figura imponente e solida anche dal punto di vista visivo. 

Quale elemento migliore se non un panciotto, che rievoca simbolicamente una corazza che protegge dal fuoco degli attacchi nemici?

Il suo stile giocoso e autoironico nel privato

Con il passare del tempo e l’accrescere della sua notorietà (nonché con il susseguirsi degli eventi politici) diventa sempre più importante per Silvio Berlusconi mostrare anche la propria vita privata, fatta di un contesto familiare in cui la moglie e i figli svolgono un ruolo fondamentale. 

 

In questo contesto la figura del Cavaliere si dimostra più dolce, sebbene coerente: spazio quindi al baglione blu notte con il colletto bianco della camicia in vista (ricordiamo che sono gli anni in cui Sergio Marchionne sta portando avanti la propria strategia di branding che ha sicuramente impattato sugli altri uomini del mondo della politica). 


Con gli anni 2000 e il susseguirsi di vicende personali, Silvio Berlusconi dà una svolta al proprio stile privato, diventando sempre più informale: ecco quindi che compaiono gli outfit total white durante le vacanze estive e la bandana diventata iconica. Anche in questo caso si tratta di un accessorio che unisce uno scopo utile – coprire il capo – e armonizzare quello che era considerato come un difetto da Silvio, la progressiva perdita di capelli. 

 

Paese che vai, stile che indossi

Come se la bandana non avesse fatto discutere a sufficienza, Silvio Berlusconi ha saputo plasmare la propria immagine anche in base all’occasione nella quale si trovava. Come non ricordare l’imponente colbacco indossato in visita in Russia, identico a quello di Vladimir Putin. Non si trattava solo di moda, ma di uno strumento di comunicazione non verbale per entrare in sintonia ed empatia con il proprio interlocutore durante la visita di Stato. 

Una considerazione analoga si può fare sullo stile che ha scelto di avere durante la visita a George W. Bush nel 2003 in Texas: chinos e camicia casual per un look casual adatto agli uomini pragmatici, proprio come si voleva porre l’allora presidente degli Stati Uniti. 

 

Stile, adattabilità ed empatia nell’abbigliamento politico

Il power dressing di Silvio Berlusconi si distingue come un esempio di come l’abbigliamento possa essere un potente strumento comunicativo. Oltre ad essere un uomo politico di rilievo, il Cavaliere è stato un grande comunicatore che ha saputo trovare uno stile personale e riconoscibile, adattandolo con destrezza alle diverse situazioni. Per lui, l’abbigliamento non era semplicemente una scelta estetica, ma un vero e proprio mezzo per entrare in empatia con il proprio interlocutore.

 

Del resto, in tempi insospettabili, Silvio Berlusconi è stato il primo politico ad affidarsi ad un consulente d’immagine per rendere veramente efficace la propria comunicazione non verbale attraverso il suo abbigliamento. Dopo di lui, molti altri hanno avuto questa intuizione, come ho raccontato nel mio libro e come dimostra il mio recente articolo su questo argomento. 

Berlusconi ha dimostrato una profonda consapevolezza dell’importanza dell’immagine nell’ambito della politica e della comunicazione. Ha utilizzato il suo look curato e raffinato per trasmettere un senso di autorità e sicurezza, ma allo stesso tempo si è dimostrato in grado di adattarsi e di modulare la sua immagine in base alle circostanze. Questa flessibilità nel vestire, senza perdere la propria identità, è stata una delle sue caratteristiche distintive.

 

Attraverso il power dressing, Berlusconi ha creato un’iconografia personale che ha contribuito a consolidare la sua immagine pubblica. Le sue scelte di abbigliamento, come il classico completo scuro con cravatta, sono diventate il suo marchio di fabbrica, rappresentando non solo il suo stile personale, ma anche la sua posizione di leadership e di successo.

 

Tuttavia, ciò che ha reso il power dressing di Berlusconi ancora più significativo è stata la sua capacità di utilizzare l’abbigliamento come un mezzo per stabilire connessioni emotive con le persone che aveva di fronte. Berlusconi ha dimostrato una grande attenzione ai dettagli e ha adattato il suo look per creare un ambiente favorevole al dialogo, cercando di instaurare un senso di fiducia e complicità con il pubblico e i suoi interlocutori.

 

Il power dressing di Silvio Berlusconi rappresenta un esempio di come l’abbigliamento possa essere utilizzato in modo strategico per comunicare un’immagine di leadership e per creare un’empatia con gli altri. La sua abilità nel modulare il suo stile personale e adattarlo alle diverse situazioni è stata un elemento chiave nella costruzione della sua immagine pubblica e nella sua capacità di influenzare il dibattito politico.

 

Restiamo in contatto

Sono Isabella Ratti, una business image expert. Come ti ho raccontato in questo articolo, dedicato al power dressing di Silvio Berlusconi, il suo ruolo di grande comunicatore e uomo politico dimostrano come abbia saputo padroneggiare l’arte di trovare uno stile riconoscibile e adattabile alle diverse situazioni. C

 

Come esperta nell’ambito dell’immagine aziendale, riconosco l’importanza dell’abbigliamento e dell’aspetto esteriore nel contesto professionale. L’analisi del power dressing di Berlusconi dimostra l’impatto che un abbigliamento curato e consapevole può avere nella comunicazione e nell’instaurazione di un rapporto empatico con gli altri. Sono convinta che l’immagine personale, se gestita con intelligenza e autenticità, possa contribuire in modo significativo al successo e alla leadership in diversi ambiti.

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