Dio benedica Carlo III, Evvia il re!

Stile e power dressing dell’incoronazione del 40° sovrano dell’Inghilterra tra tradizione simbolica e grandi novità

Il 6 maggio 2023, nella cappella di Westmister Abbey, si è celebrata l’incoronazione del 40° sovrano d’Inghilterra, re Carlo III. Dopo la morte della madre, la regina Elisabetta II che ha regnato per oltre 70 anni, è arrivato il momento per il figlio di prendere il posto nel mondo che l’asse successorio gli ha sempre riservato: destino vuole che proprio re Carlo III, sia il sovrano più anziano che si sia mai seduto sul trono. 

 

C’era grande aspettativa su questa incoronazione: forse per i rumors sulla questione Harry e Megan, forse per le contestazioni “Not My King” che ci sono state nei giorni precedenti o ancora perché il popolo non vede di buon occhio Camilla e sogna ancora Lady Diana con la corona sul trono. I fatti però sono questi: Carlo è diventato re, Camilla deve essere chiamata regina e Harry è venuto da solo, lasciando la famiglia dall’altra parte dell’Oceano. 

 

In un momento così importante come l’incoronazione la solennità dei simboli e delle scelte estetiche intrecciano una rete complicata di tradizione e innovazione: vediamo gli elementi principali. 

Carlo III, già icona di stile senza corona

Carlo III è stato per moltissimi anni un personaggio pubblico a tutti gli effetti e, mentre aspettava di ascendere al trono, ha creato uno stile che lo rendesse riconoscibile agli occhi di tutti, soprattutto dei sudditi. I look dell’attuale re di Inghilterra sono sempre stati la perfetta espressione di uno stile british, fatto di completi fantasia dai colori terrosi con una passione per il verde e il celeste, che mettono in risalto i suoi occhi. 

Le giacche in particolare non potevano che essere in fantasia Principe di Galles, ovviamente. Utilizzata dal sovrano fin dalla più tenera età in occasioni tanto mediamente formali quando informali viene spesso abbinata in modo da valorizzare gli occhi: ecco quindi che nel suo guardaroba non potevano mancare camicia azzurra e cravatta blu. In abbinamento, pantaloni  morbidi con pinces e a vita alta per creare il perfetto equilibrio tra eleganza e comodità. Il sovrano li ama in beige per contrasto all’azzurro.

Lo stile dimesso ma sartoriale di un re moderno

Quando si è dovuto scegliere l’abbigliamento per l’incoronazione è stato necessario interrogarsi sui precedenti. «Le cose sono decisamente cambiate dai tempi dell’incoronazione della Regina Elisabetta II», ha dichiarato Anda Rowland, la direttrice dell’antica sartoria londinese Anderson & Sheppard. Se quindi non si poteva guardare al passato è stato necessario fare una nuova riflessione su come, a oltre 100 anni dall’incoronazione di un sovrano di sesso maschile, l’abbigliamento potesse esprimere il potere monarchico. 

 

A Carlo III è sempre stata riconosciuta una indiscussa modernità non solo nella mentalità ma anche verso le tematiche che gli stanno più a cuore. Peraltro, secondo l’etichetta, Carlo sarebbe dovuto salire al trono con la sua uniforme della Marina, una creazione del sarto Malcolm Plews, scelta come simbolo di virtù marziale e di fermezza in un momento di difficoltà per l’economia britannica. Oltre alla sua uniforme, il cambio look ha previsto una camicia in seta prodotta dalla Turnbull & Asser, un’azienda fornitrice della Real Casa, e un particolare paio di scarpe realizzate da Gaziano & Girling prodotte da Savile Row. Questa scelta è coerente con la passione per l’artigianato sartoriale inglese che è stato espresso da Carlo III in diverse interviste e nei fatti, in svariate occasioni. 

Quando si parla di incoronazione, però, bisogna tenere presente che si tratta di una cerimonia solenne che ha anche una componente religiosa, nel corso della quale i monarchi vengono incoronati sempre nello stesso modo da oltre mille anni. Secondo la tradizione, il monarca deve indossare i  paramenti sfarzosi che riflettono pienamente il suo “sacro mandato”: ecco la ragione della “Supertunica“, che viene indossata in alcuni momenti di questa antichissima cerimonia, rimasta sostanzialmente invariata nei secoli.

Camilla, ufficialmente regina

Se lo stile di Carlo III ha dato molto da parlare, Camilla è da tempo sotto ai riflettori. Sebbene gran parte del popolo britannico non la apprezzi, a causa della atavica contrapposizione con lady Diana, Lady Parker Bowl ce l’ha fatta, è stata incoronata. 

Per l’occasione ha fatto realizzare un abito con maniche lunghe, confezionato da Bruce Oldfield in seta dal finish opaco, decorato con fili d’oro e d’argento che realizzano un disegno floreale di margherite che dovrebbe rappresentare il legame con il re. Sull’orlo della sottogonna e dei polsini sono presenti stati ricamati gli emblemi floreali delle quattro nazioni del Regno Unito, tra cui una rosa, un cardo, un narciso e un trifoglio. Il trucco leggero, il taglio vaporoso e ormai collaudato la fanno sembrare a suo agio, sebbene abbia sorriso molto poco durante la cerimonia. 

 

Ad impreziosire la sovrana c’era un collier appartenuto alla regina Elisabetta II, preso direttamente dalla collezione di gioielli della Regina Vittoria; il desiderio di porsi in continuità con la madre di Carlo è testimoniata anche dal fatto che Camilla abbia indossato i tradizionali mantelli, in particolare quello realizzato per Elisabetta II nel 1953, riadattato per lei per l’occasione. 

Kate Middleton, la vera erede di lady D

L’opinione pubblica ha fortemente sostenuto e ama follemente Kate Middleton che ha dimostrato, ancora una volta, di essere nata per fare la Regina. Per l’occasione dell’incoronazione ha indossato un abito bianco firmato Alexander McQueen, con un mantello blu, simbolo dell’ordine di San Patrizio, che lasciava intravedere i ricami floreali realizzati sul fondo dell’abito. La scelta cromatica non è casuale: bianco, rosso e blu sono le tonalità che denotano candore e regalità da sempre, tanto che nell’infografica ecclesiastica sono ci lori con cui viene rappresentata la Madonna. 

Per quanto riguarda gli accessori, la principessa del Galles ha scelto un paio di orecchini appartenuti a Lady Diana con diamanti e le perle, simbolo di realtà. la modernità della futura regina viene confermata dal fatto che al posto delle classiche tiare facenti parte della collezione della famiglia reale, un diadema realizzato da Jess Collett x Alexander McQueen in filo d’argento e cristalli, a formare uno splendido disegno floreale tridimensionale.

 

Il cerchietto della principessa Charlotte era abbinato a quello della madre, anch’essa vestita di bianco con una regale e delicata.

I reali con e senza divisa

C’era molta attesa sul trattamento riservato a Harry, secondogenito dell’incoronato Carlo III. Dopo la pubblicazione della sua biografia shock, non ha potuto indossare la divisa ed è stato retrocesso insieme alle cugine Beatrice e Eugenia di York, prendendo posto dietro a tutta la Royal Family, in terza fila. Assente Megan e il resto della famiglia. 

Il figlio di lady Diana non indossa la divisa militare, così come lo zio disonorato, il principe Andrea anch’esso al centro di grandi scandali. 

La principessa Anna, invece, si è distinta per eleganza nella sua uniforme militare. La sorella del Re è colonnello di diversi reggimenti internazionali e ha scortato a cavallo la carrozza che ha portato Carlo e Camilla a Buckingham Palace. 

Penny Mordaunt, la ministra con la spada

Per l’incoronazione di Re Carlo III, la spada rituale è stata portata, per la prima volta nella storia, da una donna, la ministra Penny Mordaunt, in veste di Lord President of Council. In veste di leader della Camera dei Comuni è stata proprio lei, con un abito blu intenso lungo fino al ginocchio, completo di fascia e mantello coordinati, entrata ufficialmente nella storia. Ha svolto un ruolo simbolicamente molto importante in quando la spada è simbolo di autorità regale e risale al 1678 e deve essere tenuta eretta per buona parte della cerimonia. 

Lo stile “lounge suite” per gli invitati

Che i tempi fossero cambiati era chiaro fin da quello che era stato scritto negli inviti all’incoronazione nella quale si indicava, per il dress code maschile Morning Dress, Lounge Suit, oppure National Dress. Per comprendere appieno è sufficiente tenere presente che il Morning Dress prevede che venga indossato il frac scuro, il gilet color tortora e i pantaloni gessati grigi, creando così una divisa molto adatta agli eventi diurni. La definizione di Lounge Suite può risultare ingannevole, in quanto, all’ombra dello Union Jack, viene usato come sinonimo del completo da ufficio; al contrario National Dress è quello dei  capi di Stato e delle delegazioni internazionali che prendono parte all’evento ai quali è concesso di indossare i capi d’abbigliamento che vengono suggeriti dalle loro tradizioni. Insomma, sulla carta l’incoronazione doveva essere (ed è stata) assai meno formale del Met Gala. 

 

La richiesta di questo genere di look era stata già condannata da alcuni degli esponenti più illustri della nobiltà inglese: Lord Carrington aveva dichiarato al Telegraph nei giorni precedenti “I nostri abiti risalgono al XIX secolo e io sarei stato il rappresentante della nostra quinta generazione a indossarli. Deploro molto il fatto che non mi sarà possibile farlo”. 

 

Nonostante questo, molti degli invitati ai quali era stato riservato un posto nelle prime file dell’Abbazia di Westminster hanno sfoggiato dei look decisamente formali e tradizionali con mantelli con pelliccia di ermellino, cappelli piumati, cappe di velluto, toghe, parrucche e divise militari. In questo caso si tratta di abiti formali, la cui solennità e profonda valenza simbolica, ben si adattano alla circostanza: sono infatti  gli abiti cerimoniali dell’incoronazione che hanno giustificato una piccola eccezione alle regole di dress code “snellite” per l’evento

 

A prescindere da quello che era scritto sugli inviti, ciascuna coppia invitata ha declinato in modo differente quanto richiesto. Ad esempio, i reali del Bhutan, il re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck e la regina Jetsun Pema si sono presentati con gli abiti tradizionali della propria cultura unendo originalità e tradizione. La First Lady americana Jill Biden con la nipote Finnigan Biden (Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva già preannunciato che non avrebbe partecipato all’incoronazione)  hanno optato rispettivamente per un celeste brillante, accompagnato da guanti abbinati, e un giallo pastello con cerchietto floreale.  Rispetto ad una netta predominanza di colori pastello, spiccano le scelte di Letizia di Spagna, con completo clutch Carolina Herrera rosa acceso e il blu elettrico di Carole Middleton. 

 

Infine, degna di nota è stata la scelta di Katy Perry, con un abito color lavanda, un colore che – come viene sottolineato nella bibbia – è un colore regale, abbinato a tre fili di perle con un “Globo del Sovrano” tempestato di diamanti e a una borsetta bianca e scarpe in tinta. 

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