Perché Karl Lagerfeld è il mio mentor?

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Misteriosa, eccentrica, creativa, rivoluzionaria: così può essere descritta la personalità di Karl Lagerfeld. Il suo look black&white, i suoi occhiali neri e il suo hairstyle sono diventati iconici, così come lui stesso è diventato un’icona insuperabile del mondo della moda, tanto che la sua recente morte ha lasciato un vuoto incolmabile. Il suo personaggio ha ispirato negli anni un gran numero di libri fotografici, biografici e di moda, tra cui The World According to Karl, Chanel: The Karl Lagerfeld Campaigns e The Little Black Jacket. A questi si aggiungono anche documentari e film che hanno fatto un ritratto completo della sua vita e della sua carriera: Karl Lagerfeld – A Lonely King, Renaissance Man: Karl Lagerfeld e Lagerfeld Confidential sono solo alcuni.

Per la sua genialità artistica, la sua originalità e il suo carattere forte posso affermare con estrema certezza che Lagerfeld è per me una figura di riferimento, un mentore che ha dato tanti insegnamenti tanto a me stessa quanto – soprattutto – al mio lavoro di Business Image Expert.

Chi è Karl Lagerfeld

Karl Lagerfeld è stato ed è ancora un’icona della moda, famoso in tutto il mondo per il suo approccio allo stile innovativo e una visione originale del fashion. Oltre ad essere direttore creativo del brand che porta il suo nome, è stato anche una figura fondamentale alla direzione di Chanel e Fendi. “Il mio segreto?” – diceva Karl – “Lavorare con passione”.

Lagerfeld è nato ad Amburgo, probabilmente nel 1933 (non ha mai voluto rendere pubblica la sua età). Non si sa molto della sua vita privata, è un qualcosa di misterioso e quasi impenetrabile, tanto che in un’intervista disse: “Mi piace questa doppia vita. Quello che le persone immaginano e quello che è la mia realtà. Ma sono affascinato da entrambe”.

Ciò che è certo è che nel 1953 si è trasferito insieme alla madre a Parigi, città in cui ha iniziato la sua scalata nel mondo della moda aprendo il suo primo negozio. A partire dal 1972 comincia a collaborare con Fendi, marchio italiano di abbigliamento per cui disegna vestiti ed accessori. Nel 1980 lo stilista fonda la sua etichetta con cui lancia diverse linee di vestiti e profumi.

Nel 1990 si occupa di ideare e di creare dei costumi del Der Schwierige di Hugo von Hofmannsthal allestito al Festival di Salisburgo; nel 2001 H&M mette a disposizione – in alcuni punti vendita – un’edizione limitata di varie creazioni dello stilista, sia da donna sia da uomo. L’anno successivo Lagerfeld chiede al fondatore di Diesel di collaborare con lui per una collezione denim speciale: nasce così la Lagerfeld Gallery by Diesel, composta da cinque pezzi presentati durante la settimana della moda di Parigi. Nel 2010 riceve il The Couture Council Fashion Visionary Award, un premio appositamente creato per lui. Malato ormai da tempo, Karl Lagerfeld muore il 19 febbraio 2019, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del fashion.

“La moda non è né morale né immorale, però è fatta per tirare su il morale.”
Karl Lagerfeld

Durante la sua brillante e lunga carriera Lagerfeld ha ricoperto vari ruoli di grandissimo rilievo: è stato capo esecutivo dei disegnatori di Chanel, direttore creativo di Fendi e collaboratore di Chloé. E’ stato inoltre un fotografo – ha spesso scattato direttamente per le campagne pubblicitarie delle maison che ha diretto -, illustratore, designer e artista. Ma, soprattutto, è stato un’icona del mondo della moda.

Per lui la moda era qualcosa di concreto e fantasioso allo stesso tempo. La sua voglia di mettersi in gioco l’ha spinto a creare cose mai viste prima. Tra queste le incredibili ambientazioni ricreate per i suoi show all’interno del Grand Palais di Parigi: un supermercato, una base spaziale, una crociera. Ancor più straordinaria è stata la realizzazione di una passerella trasparente in plexiglass lungo la Fontana di Trevi per la sfilata di Fendi, in una cornice mai vista né pensata prima. Karl aveva il coraggio di osare, e per questo verrà difficilmente dimenticato.

L’importanza di Karl Lagerfeld per Chanel

 

 

Karl Lagerfeld è stata una figura fondamentale per la maison Chanel.

Nel 1983 il brand francese vedeva la mancanza di Coco Chanel ormai da 10 anni ed era alla ricerca di un nuovo direttore artistico. Puntò tutto sulla personalità creativa di Lagerfeld, il quale ha reinventato tutto ciò che il marchio aveva ideato fino a quel momento, rendendolo di nuovo alla moda: apportò delle modifiche alla giacca sartoriale, al tubino nero, ai preziosi tweed, alle scarpe bicolore, alle borse trapuntate e alla bigiotteria. Lo stilista era consapevole del fatto che Coco avrebbe odiato quel che stava facendo, ma per lui era il momento di creare qualcosa di nuovo ed originale, e non invece riproporre il vecchio stile. Karl voleva mantenere lo spirito di Chanel rendendo però le collezioni contemporanee. Ad oggi, si può dire che Lagerfeld ha vinto la sua scommessa!

 

Perché Karl Lagerfeld è il mio mentore

L’icona di stile Karl Lagerfeld ha saputo, nel corso del tempo, creare in modo impeccabile il suo Personal Branding un’attività che ogni giorno, con il mio lavoro, mi mette alla prova. Questo consiste nel definire una propria immagine e una propria marca personale. Karl è stato un vero e proprio maestro in quest’arte: il suo viso pallido seminascosto dagli occhiali, i suoi capelli perfettamente bianchi legati in una coda bassa, la camicia bianca a collo alto e la sua aria seria sono le caratteristiche identificative del grandissimo stilista di fama mondiale. Lagerfeld ha saputo creare un’immagine coerente che ha mantenuto stabile per decenni: per farlo è necessario saper conoscere se stessi ed essere in grado di evidenziare ogni proprio punto di forza.

Per tutti questi motivi considero Karl Lagerfeld il mio mentore. La sua creatività, la sua vena artistica e la sua capacità di creare un’immagine personale persistente nel tempo sono degli elementi che hanno influenzato – e continuano ad influenzare – me stessa ed il mio lavoro di consulente d’immagine. Karl è stato un uomo unico ed un designer senza eguali, difficilmente rimpiazzabile da qualcun altro, e che senz’altro continuerà per anni ad essere considerato un’icona e una figura di riferimento da me come da moltissime altre persone che lavorano nel mondo del fashion.

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