Perché Brunello Cucinelli è il mio mentor

Brunello Cucinelli

Impresa umanistica, etica e produzione: questi sono i pilastri della fabbrica a misura d’uomo creata da Brunello Cucinelli, uno degli ultimi imprenditori illuminati nell’ambito fashion.

Per la sua filosofia imprenditoriale, la ricerca della bellezza e la passione per l’eccellenza lo considero uno dei miei mentor.

Chi è Brunello Cucinelli

Nato nel 1953 a Castel Rigone in provincia di Perugia, Brunello Cucinelli è uno stilista e imprenditore italiano fondatore dell’omonima azienda. Cresciuto in una famiglia contadina, Cucinelli è considerato oggi il “re del cashmere”: nel 1978 ha fondato una piccola impresa di maglieria da donna in cashmere colorato. Oggi la sua azienda, dopo essere stata quotata in borsa nel 2012, è simbolo della moda di lusso in tutto il mondo.

Colorare il cashmere è stata l’intuizione chiave che ha segnato l’inizio di un grande viaggio sia umano che lavorativo. Cucinelli ha da subito dato vita al sogno di un lavoro rispettoso della “dignità morale ed economica dell’uomo”, fondato su un differente modo di fare impresa. Si tratta di un capitalismo contemporaneo, definito successivamente a livello internazionale come capitalismo “umanistico”, in cui il profitto si fonde sempre con l’aspetto umano.

“Ho ascoltato la parola sapiente e commossa di san Francesco, San Benedetto, Kant, Marco Aurelio, Socrate, Seneca, e ho capito che il valore economico è nullo senza quello umano, dal quale pertanto il primo non può prescindere”.

La svolta arriva nel 1987 quando l’azienda viene trasferita nel borgo medievale di Solomeo dove Cucinelli acquista un castello diroccato del XIV secolo, centro della sua vita imprenditoriale e spirituale. “Dobbiamo ascoltare il genius loci, lo spirito dei luoghi: Solomeo per secoli è stato produttore di olio e vino, adesso è produttore di cashmere” afferma Cucinelli. A fine anni ‘80 è una scelta in controtendenza rispetto al resto dell’industria italiana, una scelta volta a ritrovare il legame con il territorio e con le tradizioni.

L’antico borgo è tornato a nuova vita e cresce costantemente a fianco dell’azienda. Per adeguare le strutture preesistenti alle esigenze aziendali, nel corso degli anni sono stati ristrutturati numerosi edifici ai piedi del borgo dando vita al Teatro, a piazza della Pace, all’Accademia Neoumanistica Aureliana, il Giardino dei Filosofi e alla nuova Scuola di Arti e Mestieri.

Filosofia imprenditoriale

Eccellenza, artigianalità italiana, creatività e distribuzione esclusiva sono i capisaldi della filosofia aziendale di Brunello Cucinelli.

Più che di modello d’impresa, è corretto parlare di filosofia: l’offerta esclusiva e di altissimo livello si accompagna sempre ad un rapporto speciale con il territorio e con l’essere umano tanto che dopo le 17 i dipendenti – che Cucinelli ama chiamare “anime pensanti” – hanno il permesso di non rispondere a sms o a mail aziendali e vengono pagati ben oltre la media del settore.

Brunello Cucinelli non ha solo inventato il cashmere colorato e creato un nuovo modo di concepire lo stile italiano. Ha creato una nuova filosofia imprenditoriale fondata su un umanesimo inteso nel senso più profondo del termine, come esaltazione del valore e della dignità dell’uomo.

Inoltre l’imprenditore umbro è un lettore instancabile. I grandi pensatori e filosofi hanno contribuito a educarlo e a formare la sua cultura d’impresa. Nella sua azienda il bonus cultura esiste da molto tempo – ogni anno regala ai suoi dipendenti un libro – e per il matrimonio delle figlie, ha donato loro mille libri ciascuna.
Oltre alla sua biblioteca personale, ha messo a disposizione dei dipendenti una biblioteca nella sede dell’azienda e nel Teatro Cucinelli a Solomeo.

Cucinelli non ha mai dimenticato le parole del padre, contadino e poi operaio: “Sii una persona per bene”. Il garbo e la dignità morale ed economica sono le guide dell’imprenditore, fautore del concetto del “lavoro giusto” rispettoso della natura e dell’essere umano.

Per il suo capitalismo umanistico Cucinelli ha ricevuto molti riconoscimenti tra cui la nomina a Cavaliere del Lavoro, la laurea ad honorem in Filosofia ed Etica all’Università di Perugia e la nomina a Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana.

Perché Brunello Cucinelli è il mio mentor

La storia umana e imprenditoriale di Brunello Cucinelli è per me fonte di ispirazione perché si fonda su un nuovo modo di fare impresa il cui senso ultimo travalica il solo profitto.

Brunello Cucinelli non è “solo” un imprenditore. Al di là del suo successo, c’è un uomo che ha fatto della cultura e della bellezza la sua vita. Il valore umano infatti è seguito immediatamente da Cultura e Bellezza che si manifestano nell’opera artigiana di ciascun lavoratore la cui dignità è messa sempre al primo posto.

Isabella Ratti

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