Cosa si cela dietro il vestito rosso di Margot Robbie? Storia e simbologie dei costumi di Babylon

Che la moda anni ‘20 fosse un ingrediente essenziale per un film di successo lo avevamo già imparato in tempi recenti, forse proprio con “Il Grande Gatsby”, ma Babylon è molto di più di una celebrazione costumista di quel periodo.

Ho seguito la trama di questo nuovo film, che potrei quasi chiamare Kolossal, con attenzione e non ho potuto che rimanere affascinata dai costumi: vi racconto il mio punto di vista.

Il personaggio di Margot Robbie e il significato del suo vestito rosso

La performance della Robbie è da Oscar (o almeno dal nomination) ed è singolare che la stessa attrice si trovi a vivere un momento di tale celebrità in ben due film contemporaneamente – ricordiamo anche il grande successo di Barbie.

Ciò che rende ancora più interessante la performance di questa attrice è che il personaggio di Margot Robbie, Nellie La Roy, prende ispirazione liberamente da Clara Bow, una figura intraprendente ed imprevedibile che ha svolto un ruolo dirompente nell’evoluzione dell’industria cinematografica.

Clara Bow è stata, in un certo senso, la prima It-girl di Hollywood. Mary Zophres, la costumista, ha affermato: “Abbiamo condotto approfondite ricerche sul mondo oscuro di Los Angeles, un punto di partenza che si è progressivamente allargato fino a includere una panoramica globale. Il nostro obiettivo era creare un’immagine convincente da offrire al pubblico. Abbiamo esaminato ripetutamente i film muti e analizzato le tecniche artigianali impiegate da coloro che hanno portato queste storie sul grande schermo. Naturalmente, c’è stata una necessità di fermarsi a un certo punto. L’abbondante documentazione avrebbe potuto condurci all’infinito, fornendo in continuazione nuove fonti di ispirazione“.

Cosa significa il suo vestito rosso?

Nella scena di apertura del film, il personaggio interpretato da Margot Robbie, Nellie, sfoggia un outfit che cattura l’attenzione: una tuta di seta rossa con pantaloni da tip tap, perfetta per il crowd-surfing e per ballare con una folla di oltre 250 persone.

La costumista Mary Zophres ha condiviso il retroscena della creazione dell’abito, spiegando che si basa su un tessuto fornito da un venditore, caratterizzato da un colore ricco e vibrante. Insieme, la designer e l’attrice hanno sviluppato la storia del personaggio, suggerendo che Nellie proviene dalla costa orientale ed è presumibilmente una ex ballerina. Per garantire la copertura necessaria durante le scene di ballo, sono state inserite stecche malleabili all’interno dell’abito, che si appiattiscono contro la pelle quando entra in contatto con gli altri attori. Margot Robbie ha dedicato sei settimane a perfezionare le sue abilità di ballo per il ruolo.

Nulla è casuale in questo abito che è simbolo di potere e di seduzione insieme, benché associato alla decadenza. Un vestito che non lascia spazio alla fantasia e sancisce il grande cambiamento che era in atto negli anni ‘20. «Nellie era cresciuta vedendo sua madre e sua nonna indossare i corsetti, mentre lei e le sue coetanee sotto gli abiti non portavano nulla. Quelle gonne che una volta sfioravano le caviglie ora salgono alle ginocchia. Si respirava un grande senso di liberazione. Persino di ribellione». Ha affermato la costumista.

Il personaggio di Lady Fay, interpretato da un altro attore, sfoggia un elegante abito cheongsam con una stampa floreale lunga e affusolata, uno dei preferiti del regista Damien Chazelle. Questo abito contribuisce a creare un contrasto interessante durante una scena di tango con il personaggio di Nellie, sottolineando l’interplay tra mascolinità e femminilità, forza e vulnerabilità.

I tessuti che sono arrivati da tutto il mondo

Babylon un “period drama” e di conseguenza la scelta dei tessuti dei costumi doveva, quanto più possibile, richiamare gli originali degli anni Venti. «Li abbiamo fatti arrivare da tutto il mondo, soprattutto dall’Europa. Ma ne abbiamo trovati di spettacolari anche a New York e Los Angeles. Il problema maggiore è stato trovare tessuti che dessero consistenza agli abiti da uomo. Quelli moderni pesano praticamente la metà di quelli di un secolo fa».

Le donne che vestivano con la salopette

Del resto, sempre dal personaggio storico-reale che ha ispirato la figura di Nelly,

emerge un dettaglio interessante: la donna usava un abbigliamento straordinariamente unico, in aperta sfida alle norme sociali dell’epoca. “Durante la nostra ricerca sulle mode del periodo, abbiamo notato che alcune donne indossavano salopette, quindi abbiamo deciso di inserirle nell’armadio di Nelly“, ha spiegato la costumista. Hanno avuto la fortuna di trovare una salopette vintage, che è stata opportunamente adattata e successivamente indossata da Nelly durante la scena della festa in piscina.

I costumi di Brad Pitt, la vera icona di Hollywood anni ‘20

Il personaggio di Brad Pitt, Jack Conrad, prende ispirazione da John Gilbert, una delle figure più amate di Hollywood negli anni Venti e allo stesso tempo uno degli attori che ha più sofferto a causa della transizione al cinema sonoro. L’immagine di un uomo “sconfitto” è stata delineata in parte attraverso le scelte di guardaroba, un processo in cui l’attore stesso ha attivamente contribuito. Brad Pitt e il regista hanno concordato che il personaggio di Jack Conrad non fosse sempre vestito in modo impeccabile, sottolineando il suo stato d’animo e la sua evoluzione nel corso della storia.

Volevano che il personaggio di Brad fosse una figura sexy e iconica del cinema, quindi hanno optato per pantaloni a vita alta con bottoni a pressione, evitando giacca e cravatta per mantenere un look più casual ma affascinante.

Un dettaglio interessante da notare è che nel film non compare mai una cerniera, un elemento di design accuratamente evitato per preservare l’autenticità dell’ambientazione storica del film.

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