Power dressing a confronto: Donald Trump vs Boris Johnson

Donal trump e boris johnson power dressing

All’interno del mondo politico, sono molti gli uomini di potere che sfruttano il power dressing a favore di una comunicazione diplomatica in grado di consolidare la propria leadership agli occhi dell’elettorato. In particolare, Donald Trump e Boris Johnson rappresentano icone di riferimento nell’utilizzo del dress code a favore della comunicazione politica. Mettendo i loro power dressing a confronto, scopriamo le scelte di stile che hanno permesso di costruire un’immagine in grado di conciliare la loro personalità e il ruolo pubblico che rappresentano.

Power dressing: il dress code nella comunicazione politica

power dressing femminile

Il power dressing è un potente strumento di comunicazione che sta guadagnando sempre più importanza all’interno di svariati ambiti, tra cui il mondo politico. Del resto, comunicare la propria essenza e personalità attraverso determinate scelte estetiche – e di abbigliamento – è una strategia di ampio impiego da parte dei politici di tutto il mondo: essi cercano di esternare al meglio un’immagine di sé che sia forte e consolidata, ma soprattutto coerente con le caratteristiche dell’elettorato al quale si rivolgono. Ecco quindi che il dress code non rappresenta unicamente una decisione estetica, quanto piuttosto una vera e propria scelta di comunicazione politica.

Gli uomini di potere stanno cogliendo l’importanza delle scelte di stile nella definizione di uno storytelling che sia coerente con la loro personalità e rifletta un insieme di valori in cui il pubblico possa riconoscersi. Ecco quindi che il power dressing diventa un elemento chiave in ottica di personal branding, concorrendo alla creazione di un’immagine pubblica unica e autorevole.

Naturalmente, la definizione del power dressing non riguarda unicamente le scelte di abbigliamento e la selezione di determinati outfit: si tratta, piuttosto, di una strategia di successo che integra accessori, cura del proprio viso – a partire dal taglio di capelli fino ai lineamenti della barba – portamento e soprattutto stile. Tutto ciò concorre alla formazione di un messaggio ben definito che il politico vuole trasmettere alla sua audience.

L’outfit, uno strumento di marketing politico

Come veste la regina Elisabetta

Ecco quindi che il dress code si trasforma in un vero e proprio strumento di marketing politico, in grado di supportare il leader nell’esercizio del proprio soft power e nel gioco di forze con differenti interlocutori.

Sono molte le scelte di comunicazione e promozione di sé stessi che si possono manifestare attraverso il power dressing.

Spesso, gli uomini di potere selezionano il proprio outfit con l’obiettivo di comunicare determinati valori ed esprimere vicinanza nei confronti del proprio elettorato: decidono quindi di selezionare stili e colori simbolici rappresentativi di un determinato gruppo o partito politico. In questo modo, il power dressing concorre alla formazione di un sentimento di unità e condivisione che rafforzi il senso di comunità e permetta al pubblico di riconoscersi in particolari valori e credenze.

Altri politici invece prediligono uno stile che comunichi il proprio ruolo di leader autorevole. In questo caso, l’outfit deve rimanere sobrio e curato, in modo da apparire credibili agli occhi del pubblico. In questo caso, il focus della comunicazione si concentra particolarmente sul ruolo di potere e sull’immagine autoritaria che si vuole trasmettere.

Donald Trump e Boris Johnson: stili simili ma diversi

All’interno del panorama politico internazionale, è interessante confrontare i power dressing di Donald Trump e Boris Johnson, analizzando come siano in grado di sfoggiare stili di abbigliamento molto simili, pur esprimendo personalità differenti.

Innanzitutto, i due politici tendono a prediligere un outfit particolarmente sobrio ed elegante, con l’obiettivo di trasmettere un’immagine di sé che li valorizzi in quanto leader e dimostri la loro autorevolezza. Perciò, tendenzialmente le scelte di abbigliamento ricadono su giacca e pantaloni di colore scuro – con tonalità che sul nero, blu e grigio – abbinati a una cravatta classica, calzini in tinta e scarpe scure. Tuttavia, ciascuno di loro ama puntare su alcune piccole modifiche di stile e colore, autenticamente in linea con la propria personalità.

Nel suo modo di vestire, Donald Trump si cura di esprimere forti connotazioni politiche. Capo di uno dei più vasti imperi economici e commerciali del mondo, Trump ama sfoggiare uno stile classico e sobrio da imprenditore, pur senza trascurare l’attaccamento al suo paese e alla sua missione politica: rendere l’America di nuovo grande.

In abbinamento alla camicia bianca e al completo scuro, la cravatta rossa è il principale segno distintivo del suo power dressing – potremmo addirittura parlare di power tie – in grado di richiamare il suo partito di appartenenza, nonché i colori della bandiera nazionale. Inoltre, una peculiarità di questo accessorio risiede nella lunghezza: Trump la annoda in modo da portarla fin sotto alla cintura in modo da renderla il fulcro dell’intero outfit e metterne in luce le tonalità più sgargianti.

Tuttavia, nei vari look sfoggiati dal magnate americano è possibile distinguere piccoli dettagli promotori di uno stile inconfondibile e inimitabile. I suoi completi caratterizzati da giacche e pantaloni particolarmente lunghi e squadrati favoriscono un effetto old-school, in contrasto con l’abbigliamento su misura dei tempi più moderni.

boris johnson power dressing

Anche Boris Johnson non manca di stile. Anche il suo look – tipicamente british, ma al contempo particolare – predilige giacche e pantaloni rigorosamente classici ed eleganti, pur associandovi qualche dettaglio eccentrico. In particolare, i completi di Johnson – per lo più tendenti al blu – donano ai suoi outfit un effetto professionale, da vero business man.

Come Trump, anche il politico britannico ama distinguersi modificando il look con alcuni particolari. In realtà, il vero elemento che lo contraddistingue è la famosa acconciatura giallo paglierino: perennemente arruffata e fuori posto, la chioma conferisce a Johnson un tocco più stravagante e contribuisce alla definizione di un proprio stile autentico, inimitabile e inevitabilmente simpatico: lo stile “Bojo”.

Il confronto tra questi due politici dimostra, quindi, come look apparentemente simili ma in realtà diversi concorrono alla definizione di un’immagine di potere consolidata e autorevole; pur attraverso piccoli dettagli di stile in grado di valorizzare la personalità di ciascuno, lo stile di ciascuno è in grado di comunicare la propria leadership e il proprio potere nel panorama politico internazionale.

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