Consulenza d’immagine online: l’incompatibilità con l’armocromia

isabella ratti armocromia

Il totale è la somma delle parti. 

Ecco una tipica affermazione diffusa nella credenza comune che nel settore della consulenza d’immagine viene immancabilmente sfatata e smentita. Un esempio pratico? Abbinare colori che singolarmente ti donano, non implica per forza che dia un risultato armonioso e che valorizzi il tuo aspetto. Ecco perché è nata l’Armocromia: per darti una guida pratica su quali siano i colori e i sottotoni che ti donano, nonché qualche suggerimento su come abbinarli per mettere in risalto le tue tonalità naturali.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo sulla definizione di Armocromia che è quella disciplina che si occupa di studiare il rapporto tra i colori sulla base dell’effetto che l’accostamento cromatico tra loro produce. Si tratta di un argomento che ha sempre appassionato numerose personalità di spicco di questo settore fin dagli anni ‘30 quando sono nate le prime teorie sull’armonia dei colori.

Se vuoi approfondire questo argomento clicca qui: ne ho parlato in un articolo del mio blog!

Storia dell’Armocromia a parte, oggi giorno per individuare la palette colori corretta per ciascuna di noi è fondamentale eseguire un’analisi del colore, ossia confrontare in maniera pratica e vis a vis quali siano le tinte che possono contribuire a donare vitalità all’incarnato, esaltare il colore dei capelli e evidenziare gli occhi. Vediamo insieme quali sono i segreti dell’Armocromia e soprattutto perché, secondo me, l’analisi del colore non possa essere eseguita online.

Armocromia, strumento di comunicazione non verbale

Come mi piace raccontare nei miei workshop, in Natura esistono più di 90 sfumature: ecco quindi che potrai facilmente comprendere quanto sia importante conoscere le tonalità che donano alla tua persona. Del resto, indossare un vestito blu piuttosto che uno giallo non può essere solamente una questione di stile o di stato d’animo mattutino: infatti l’Armocromia ha una valenza fondamentale anche nella comunicazione non verbale.

I colori veicolano significato, valore ed emozioni: sceglierli in maniera adeguata ti aiuterà ad essere efficace nel tuo lavoro o ad affrontare la giornata con la giusta carica. Ti basti pensare che esiste un’apposita disciplina che si occupa di studiare gli effetti dei colori sulla mente degli esseri umani, ossia la psicologia del colore.

Hai mai notato, ad esempio, che i politici utilizzano i colori come strumento di appartenenza e propaganda? Dalla classica cravatta rossa di Donald Trump al tailleur bordeaux di Angela Merkel, il power dressing è la prova che i colori non debbano essere reclusi ad una semplice scelta di stile, ma debbano essere accuratamente scelti e selezionati.

Prendendo esempio proprio dai big, comprenderai quanto indossare consapevolmente i colori possa fortificarli e amplificare la tua bellezza o – al contrario – sminuirla e mortificala, annebbiando la tua naturale luce interiore.

Perché l’Armocromia è incompatibile con la consulenza online

isabella ratti

Come consulente d’immagine e cittadina del mondo del web sono una fervida sostenitrice dell’importanza della digitalizzazione e degli enormi vantaggi che la digital transformation sta portando nelle vite di tutti i giorni. Acquistare su e-commerce, condividere post su Instagram nonché parlare e vedere persone che si trovano dall’altra parte del mondo sono attività che – senza l’avvento di Internet e la sua diffusione – non sarebbero mai state possibili.

Tuttavia, credo anche che ci siano delle attività che non possano essere eseguite tramite web, ma che richiedano l’empatia che solamente tra esseri umani si può creare. Una di queste è la consulenza d’immagine e in particolare l’analisi del colore che è praticamente impossibile svolgere in maniera professionale ed efficace senza avere di fronte a sé il proprio cliente.

Per questo per me la consulenza d’immagine online è impossibile e incompatibile con l’Armocromia: prova ad immaginare di dover individuare i sottotoni che si abbinano al colore degli occhi e di doverlo fare tramite skype e di avere una cattiva risoluzione del pc o che il tuo cliente abbia questo problema. Il rischio è doppio: da una parte infatti potresti non fare un buon lavoro e dall’altro potresti perdere il cliente che, sfiduciato, potrebbe rivolgersi a qualcun altro.

Usando una metafora, potrei dire che eseguire la consulenza armocromatica online pretendendo di fare un lavoro ben fatto può essere avvicinato ad un medico che esegue una diagnosi senza aver visionato gli esami del sangue: il risultato è pericolosamente impreciso e potenzialmente pericoloso.

Isabella ratti

La consulenza d’immagine e l’analisi del colore devono essere quindi svolta di persona soprattutto per poter sfruttare al massimo i drappi che consentono di avere importanti indicazioni sul sottotono della pelle (caldo o freddo) e capire quale è la tua stagione di appartenenza. In particolare utilizzo tre parametri cardine:

  • Colore degli occhi: a seconda della tonalità dell’iride e alle possibili screziature è importante verificare di persona, meglio se con la luce naturale, quale sia il colore degli occhi.
  • Tono e sottotono della pelle: non basta sapere se hai una carnagione pallida o olivastra, ma è fondamentale il tono che può essere chiaro, medio o scuro. Inoltre, bisogna considerare un’ulteriore variabile: il sottotono; infatti, la pelle viene spesso esposta ai raggi UV modificandone il tono, mentre il sottotono (che può essere caldo o freddo) non si modifica con l’abbronzatura. Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo
  • Colore dei capelli: poter avvicinare i drappi al colore dei capelli – meglio se naturale – è fondamentale per poter eseguire una corretta consulenza d’immagine e dei colori nello specifico.

Alla luce di queste argomentazioni, sarai concorde con me nell’affermare l’incompatibilità tra consulenza d’immagine online e Armocromia: del resto, utilizzare delle immagini campione per esercitarsi è lecito, anche se – come affermo nei miei workshop – “Per essere 100% sicuri bisogna fare l’analisi del colore con i drappi di persona”.

Insomma, affinché la consulenza armocromatica sia svolta in maniera professionale non può fare riferimento ad una foto o un’immagine tramite Skype: c’è bisogno di conoscere, entrare in empatia con il proprio cliente e utilizzare il kit delle palette colori.

Questo vale sia per i giovani consulenti d’immagine, sia per coloro che hanno esperienza: infatti l’experties non porta ad essere indovini o Mago Merlino, anzi conduce ad una consapevolezza maggiore della necessità di essere scrupolosi nel proprio mestiere, parola di Isabella Ratti.

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